ZAITOUN

30.00

Autore: KHAN, YASMIN
Editore: GUIDO TOMMASI EDITORE DATANOVA
Collana: ILLUSTRATI
ISBN: 9788867532629

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Descrizione

“Da attivista per i diritti umani, ho viaggiato per il mondo, raccogliendo storie dalle persone che incontravo e traducendole in campagne per la giustizia.
Come scrittrice di cibo e di viaggi, ho raccolto storie dalle persone e le ho tradotte in ricette per far festa. Il filo che lega tutto il mio lavoro è la convinzione che noi umani, ovunque ci troviamo, abbiamo più cose in comune di quelle che ci dividono.
Celebrare questa vicinanza è la mia passione, ispirata dal vecchio detto ebraico che un nemico è solo una persona di cui non conosci ancora la storia.
È stato questo desiderio di condividere storie a portarmi per la prima volta in Israele e in Cisgiordania nel 2009, mentre lavoravo per un’organizzazione per i diritti umani britannica.
Non è stato un viaggio facile. Niente ti prepara a vedere l’occupazione fisica israeliana della Cisgiordania da vicino: posti di blocco, muri, soldati e campi profughi. È stato difficile digerire i giorni e sopportare il dolore delle comunità traumatizzate.
Le sere, però, mi davano tregua: al calare della notte, la mia mente turbata era distratta dal mio stomaco. Arrivavano a tavola ciotole di hummus denso, ricco di tahina e liscio come seta. Le melanzane affumicate cotte sulla brace e coperte di aglio e limone mi forzavano a prenderne una terza porzione; vivaci insalate di erbe, sottaceti croccanti, olio d’oliva così piccante da essere l’unico condimento che serve.
I sapori cantavano sulla lingua: decisi, salati, freschi e brillanti. Il cibo palestinese sapeva di vita e, in una regione che troppo spesso sembra che stia per morire, l’ho apprezzato come non mai.
Sono tornata dal mio primo viaggio in Terra Santa convinta di non aver mai assaggiato verdura così saporita e, ancora oggi, devo trovare pomodori buoni come quelli della Mezzaluna fertile.
Da allora sono andata in Israele e Cisgiordania tre volte e ogni viaggio mi ha insegnato di più sui sapori e le fragranze della tavola palestinese e sulle realtà quotidiane della vita in Palestina”.