Descrizione
La famiglia, allorigine della civiltà, oggi ne sta decretando la fine. È una crisi che investe lintera società perché ciò che accade allinterno della famiglia ha rilevanza sul sociale e sul futuro delluomo. I genitori hanno rinunciato al ruolo di guida proteggendo allinfinito i figli: è il plusmaterno che nasce dal fallimento della cura e sospende il momento della responsabilità. La generazione che ha contestato sta crescendo figli e nipoti docili, pronti allassoggettamento. Cosa è successo? I giovani che non dissentono permettono al fantasma mai sconfitto dellantica tendenza dellessere umano alla sottomissione di giocare la partita della vita al posto loro, rovesciandola in morte. Laura Pigozzi, psicoanalista autorevole, esplora in questo saggio come lo scacco della famiglia sia la radice di una tragedia sociale più vasta e ferocemente distruttiva. Attraverso il concetto di disobbedienza civile elaborato da Hannah Arendt, prende forma in queste pagine una inedita rilettura delle origini del totalitarismo che per la prima volta riesce a spiegare le conseguenze politiche della pulsione di morte freudiana e ci permette di riscoprire alcuni casi emblematici di rapporti genitoriali fallimentari, come quello di Hitler con sua madre. «Ladattamento di un giovane» ci ricorda lautrice «ha sempre qualcosa di immorale» perché sia un soggetto che una comunità si fondano sulla divergenza. È nelle famiglie che i ragazzi dovrebbero allenarsi a trovare lo slancio verso lesterno, diventando adulti. Fallire questa trasformazione significa condannarli a uneterna infanzia, che apre le porte non solo ai dittatori bambini ma anche a quelli veri.