Descrizione
Penna su carta Arches 100% cotone, con cornice 17X17cm
Anna Canavesi, ma qualcuno la chiama Cannuzz e qualcun’altro Bic Indolor.
Quest’ultimo è il nome che ha scelto di attribuire al mondo che, da dieci anni circa, mette su carta.
Il nome si rifà ad uno spot anni 80, Pic indolor, già fatto?, che pubblicizzava delle siringhe e materiale farmaceutico, la cui caratteristica era incentrata sull’essere più delicate, appunto.
Bic Indolor va di conseguenza. Non guarisce con una siringa ma con una penna.
Il disegno è, prima di tutto, il suo rifugio, a shelter from the storm, in cui la tempesta è multiforme, ma nasce in primo luogo dalla noia della realtà.
I soggetti Bic per eccellenza sono gli animali, non solo per un valore estetico ma per una più profonda riflessione, sorta dopo aver letto un saggio molto bello di John Berger, Sul Guardare.
Il tema, o almeno la sua interpretazione di esso, è lo scambio di sguardi non reciproci fra uomo e animale, ridotto a presenza muta, mutevole e instabile.
I suoi animali vogliono indossare camicie (nella vita vera è una textile designer), sciarpette e ciabatte, suonano il banjo e recitano poesie, perché quella distanza incolmabile che il mondo moderno ha eretto nei loro confronti, la vorrebbero proprio colmare.