Descrizione
È un fiume gelato che in primavera resuscita e con una pressione lenta ma inesorabile manda in frantumi il pesante mantello di ghiaccio. È una forza che ti prende e ti schiaccia contro le pareti della stanza e non puoi reagire, devi ascoltare. È un turbine che ti investe e la tua vita non è più la stessa. È il rock. È il rock che ti fa saltare con un manico di scopa a tracolla e urlare nellimpugnatura di una corda davanti ai compagni di scuola esterrefatti se non hai chitarra e microfono. È il rock che ti fa sentire qualcuno quando per il mondo sei nessuno. Sono le gambe ondulanti di Elvis e il ritmo dei Beatles che negli anni 60 salvano Matti e Niila, cresciuti nella cittadina di Pajala, persa tra paludi e foreste al confine tra Svezia e Finlandia, in unappendice senza identità e senza storia, talmente a nord che non cè nulla sulla cartina della scuola, talmente piccola che per comprare riviste erotiche devi andare nel paese vicino. A Vittula, il quartiere povero, neanche larrivo dellasfalto e del benessere può cambiare le abitudini dei silenziosi taglialegna che, dopo un paio di bicchieri di acquavite trasformano un matrimonio in famiglia in una gara di spacconate e braccio di ferro, e ti giudicano sul metro della resistenza allalcol e alla sauna. Ma la musica non è solo rottura, è il filo rosso che porta al passaggio dallinfanzia alladolescenza, la progressiva scoperta di quella realtà un po cruda, fantastica e ironica, ma senza dubbio amata, in cui Niemi proietta, tra epos e realismo magico, la sua esotica regione natale. Il fantasma della nonna che bisogna evirare, una drammatica guerra ai topi, pestaggi e gare di sbronze, sciate e sfide a hockey, ma soprattutto le ragazze, questo mistero: tra episodi grotteschi ed esilaranti, religione e sogni che si gonfiano come grosse mongolfiere colorate, umorismo e poesia, cè il riconoscimento delle proprie radici, laccettazione di quella rete di passioni, di ricordi e di paure che unisce la gente della piccola comunità, la vera mappa sotterranea che resta a orientare la vita e a nutrire la nostalgia.