Descrizione
Non mangiate nulla che la vostra bisnonna non avrebbe mangiato. Diffidate dei prodotti che vantano proprietà salutari. Evitate quelli con la dicitura «light», «dietetico», «zero grassi». Non snobbate i pescetti azzurri, come acciughe e sardine. Bevete l’acqua di cottura degli spinaci. Consumate solo cibo che va a male: è cibo vivo. Spendete di più e mangiate di meno. Non rinunciate al cibo-spazzatura, purché siate voi a cucinarlo. E, ogni tanto, infrangete le regole: come diceva Oscar Wilde, ci vuole moderazione in tutto, anche nella moderazione. Sono solo alcune delle ottantatré raccomandazioni – argute, provocatorie – che Michael Pollan affida al più pragmatico dei suoi libri, e senza dubbio il più utile per liberarci delle nostre cattive abitudini. Decenni di ricerche, dibattiti ed esposizione al marketing alimentare hanno lasciato il segno: siamo ossessionati dal cibo, obesi, affetti dal diabete e da malattie cardiovascolari. Eppure nel corso della storia gli esseri umani si sono mantenuti sani alimentandosi nei modi più disparati, ignari di cosa fossero gli antiossidanti e senza l’aiuto dei nutrizionisti. Forse, suggerisce Pollan, basterebbe riscoprire il valore della tradizione e un rapporto più rilassato col cibo, senza mai dimenticare che vivere ossessionati dalle regole alimentari – il che include anche questo manuale – «non può rendere felici, e forse nemmeno giovare alla salute».