Descrizione
Un bilancio positivo di un’esperienza straordinaria, ma soprattutto un omaggio agli ultimi Indiani d’Amazzonia che vivono ancora in libertà. Questi i messaggi di cui si fa testimone la voce autorevole dell’etnologo ginevrino René Fuerst che alle popolazioni indigene dell’Amazzonia ha dedicato gran parte della sua vita. Una sorta di autobiografia visuale che percorre le regioni centrali del Brasile, anzitutto il Mato Grosso e l’Amazzonia più profonda, e che dà spazio a incontri, ricerche e raccolte etnografiche, tutte esperienze che hanno arricchito anche i musei europei, in primis il Musée d’ethnographie di Ginevra.
Le sue fotografie in bianco e nero catturano e raccontano un ventennio di incontri soffermandosi sui volti, sui corpi, sulle cerimonie pacate e su quelle danzanti. Anche la narrazione del quotidiano, attraverso gli oggetti che lo ritmano, acquisisce dignità e conduce il lettore a una riflessione a tutto tondo sui ben noti ?tristi tropici? di Lévi-Strauss.