Descrizione
Mitologo, germanista, storico, traduttore, critico, militante, Furio Jesi (1941-1980) è stato uno studioso dai molti interessi e insieme uno straordinario scrittore.
Scomparso a soli trentanove anni, Jesi si è dedicato in modo originale alla storia delle religioni, allantropologia, alla filosofia, alla critica letteraria, alla traduzione, con unintensa attività saggistica sul mito nel mondo antico, sulle sue sopravvivenze moderne e sulla sua tecnicizzazione politica nel corso del Novecento.
Contro lideologica nozione di mito, ha coniato la definizione di macchina mitologica: produzione di materiali mitologici che legittimano il potere e ne stabilizzano lidentità. Di questa macchina, attiva nel XX secolo e non solo, ha colto la portata estetica e la capacità di generare nel medesimo tempo spazio letterario, immaginario e utopia, e soprattutto esperienze alternative e irrinunciabili che illuminano lesistenza. La sua opera è una continua riflessione sulla cultura, sulla costante presenza della sfera mitica e sul suo valore politico e sociale. A trentanni dalla scomparsa il suo girare in cerchio intorno al nesso tra sacro, potere e letteratura è più che mai attuale e offre strumenti per leggere i nostri anni.
Abbiamo immaginato questo volume come unistantanea del tavolo di lavoro di Jesi dove si trovano i suoi scritti, diversi dei quali inediti o dispersi, ma anche lettere, fotografie, immagini di giornali cui collabora, copertine delle opere, per raccontare la biografia di questo maestro contemporaneo; e insieme, idealmente mescolati sul tavolo, saggi di suoi lettori, pagine di critica, nuovi interventi, poesie, ricordi e racconti a lui dedicati, alternati a pagine che ne riassumono il pensiero e il lavoro intellettuale.
Un libro di Jesi e su Jesi per penetrare nella sua officina letteraria. Nel numero si leggono: un racconto inedito di Wu Ming 1; saggi, interventi, recensioni e ricordi di Georges Dumézil, Ferruccio Masini, Cesare Cases, Giorgio Cusatelli, Franco Volpi, Crescenzo Fiore, Gianni Vattimo, Giorgio Agamben, Andrea Cavalletti, Günter Hartung, Mario Pezzella, Marco Belpoliti, Enrico Manera, Antonio Gnoli, Giulio Schiavoni, David Bidussa, Leandro Piantini, Roberto Roda, Margherita Cottone, Michele Cometa, Angelo dOrsi, Riccardo Ferrari, Raffaella Scarpa. Disegni di Vito Roma e fotografie di Melina Mulas