Descrizione
Tre fratelli, poveri in canna, davanti al capezzale del padre appena morto. L’eredità è fatta di poco: la bottega al maggiore, un carro di fieno al secondo e al più giovane, il gatto. Ma non un gatto qualunque. Un gatto parlante che con il suo nuovo padrone stipula un patto: un paio di stivali e un cappello, in cambio di ricchezze e, in aggiunta, una bella minestra di piselli a tamponare la fame di anni. L’imbroglio è presto organizzato, al passaggio dei servitori del re il gatto chiederà aiuto per il suo padrone, il Marchese di Carabas, che sta affogando, in mutande, nelle acque del lago. Un po’ di furbizia, qualche innocente bugia e il giovane squattrinato si trova a corte davanti a un sontuoso banchetto. Il finale della fiaba però svolta verso una insolita direzione: una principessa insipida, un matrimonio affrettato, una idiosincrasia per le troppe mollezze della vita a palazzo e per le troppe aragoste indigeste sulla tavola. Il mio regno per un piatto di minestra! Una scoppiettante versione moderna di una delle più amate fiabe che Perrault scrisse per le dame alla corte di Francia.