Descrizione
Mettersi in cammino, regolare il ritmo del passo e del respiro, avanzare nel bosco, su un terreno malcerto. Cogliere il momento di confine in cui l’ombra della notte assorbe gli alberi, i giardini, le vigne, le rocce. Può capitare così di sentirsi più forti, raggianti, di aprire passaggi segreti dagli strati superficiali del mondo, che percorriamo normalmente con leggerezza frettolosa, al centro stesso del reale. In questa testimonianza generosa, tesa e radicale, Jaccottet svela il suo viaggio verso questa rara intensità, ce la fa toccare; affidandoci a lui, tratteniamo il fiato di fronte a una sorgente pura. Lo seguiamo allora anche più in là, sulle tracce di una parola che non tradisca quella luce originaria: la parola poetica. Senza certezze, con la sorridente esitazione di chi dipana un filo nel momento stesso in cui lo segue, Jaccottet ci dona i suoi dubbi, i suoi lampi, la possibilità salvifica di sperimentare e descrivere la meraviglia.