Descrizione
«Niente del suo corpo è sfuggito al mio sguardo. Credevo che crescendo sarei diventata lei.»
Pochi giorni dopo la morte della madre, Annie Ernaux traccia su un foglio la frase che diventerà lincipit di questo libro. Le vicende personali emergono allora dalla memoria incandescente del lutto e si fanno ritratto esemplare di una donna del Novecento. La miseria contadina, il lavoro da operaia, il riscatto come piccola commerciante, lo sprofondare nel buio della malattia, e tuttattorno la talvolta incomprensibile evoluzione del mondo, degli orizzonti, dei desideri.
Scritte nella lingua «più neutra possibile» eppure sostanziate dalle mille sfumature di un lessico personale, famigliare e sociale, queste pagine implacabili si collocano nella luminosa intersezione tra Storia e affetto, indagano con un secco dolore che sconvolge più di un pianto a dirotto le contraddizioni e lopacità dei sentimenti per restituire in maniera universale lirripetibile realtà di un percorso di vita.