Descrizione
Sono giovani, ci credono. Vogliono cambiare il mondo.
Federigo Caprilli è il cavaliere volante.
Bello, imprudente, sensuale:?fa girare la testa alle principesse. Con il sorriso sulle labbra cavalca leggero, libera la potenza del cavallo, lo guida con una carezza sul collo. E salta più in alto di chiunque altro prima.
Emanuele Cacherano di Bricherasio è il conte rosso: ama il bello nellarte, nella musica, nei motori.
Sogna un progresso tecnologico che sfami il popolo, unindustria alleata delle classi lavoratrici. Finanzia una piccola fabbrica di automobili, ne sogna una più grande. E i suoi sogni sembrano realizzarsi l11 luglio 1899, quando insieme ad altre menti e capitali fonda la Fiat nel suo palazzo torinese.
Caprilli e Bricherasio sono amici per la pelle.
Si confidano progetti e segreti.
Come quando Caprilli diventa maestro e campione internazionale, ma tardano ad arrivare i riconoscimenti che merita.
Come quando Giovanni Agnelli assume il predominio in Fiat e Bricherasio si sente messo da parte, nutre strani timori.
Poi Bricherasio muore allimprovviso, in circostanze oscure, mentre è ospite del duca di Genova nel castello di Agliè.
Ha solo trentacinque anni.
La sorella Sofia, disperata, si appoggia allamico Caprilli, gli affida le carte del fratello.
E tre anni dopo anche Caprilli muore allimprovviso, cadendo da cavallo per le vie di Torino, una sera dinverno allimbrunire.
Ha solo trentanove anni.
Erano giovani, guardavano lontano: Federigo Caprilli, il cavaliere volante; Emanuele di Bricherasio, il conte rosso.
Il mistero delle loro morti non è mai stato svelato.