Descrizione
«Dipingi mio figlio, fallo vivere… se accetterai, tu salverai una vita.» È con queste enigmatiche parole, accompagnate da un cospicuo assegno, che Specht, controverso miliardario dalla fama ambigua e noto collezionista darte, convince Felix Vincent, il più affermato ritrattista dOlanda, ad accettare la sua strana richiesta: vuole un ritratto di Singer, ladorato figlio adottivo da poco scomparso, ma esige lassoluto segreto sullincarico come sul lavoro finito. Limmediata perplessità di Felix non farà che aumentare col tempo: Specht padre? Chi è davvero quel ragazzino che dice di aver adottato in Africa? Comè morto? Come dipingere non dal vivo? E perché Specht non si presenterà allappuntamento per ritirare il ritratto? Una storia di fiducia, di dubbi e di tradimenti, di amore, di paternità, di erotismo e di creazione che ha tutta la suspense del giallo. E una storia di pittore, ma vista «dallaltra parte»: è il quadro stesso che la racconta, quel ritratto che diventerà il capolavoro di Felix Vincent, la massima espressione del suo raro talento di «far vivere le persone», dotato di un misterioso magnetismo. Dalla nascita come tela vergine, di rara qualità e dimensioni, che evolve e cambia attraverso la sua esperienza nel microcosmo dello studio del suo «creatore», fino a diventare opera finita, con unidentità e un volto, specchio di una vita umana. Ed è proprio loriginalità del punto di vista, le domande che solleva, insieme a una sottile rete di riferimenti simbolici e biblici, a dare al romanzo leco di una dimensione religiosa. «Che destino è il mio, se posso sapere chi sono soltanto quando qualcuno mi guarda?» Se «essere è essere visti», chi siamo, esistiamo, se non cè qualcuno che ci vede?