Descrizione
Dall’Islanda un romanzo di brillante originalita` su un giovane ginnasta alle prese con i falsi miti di successo, perfezione e normalita`. Una storia piena di humour e calore umano sul saper accettare se stessi e gli altri, e sul legame tenerissimo tra due fratelli. Alfur ha dodici anni, vive a Kopavogur, in Islanda, pratica ginnastica artistica con il suo migliore amico Ragnar, e sogna di viaggiare per il Sud America. E` proprio in Brasile che andra` la sua squadra per le gare giovanili, ma solo i ginnasti migliori potranno partecipare, e mentre Ragnar partira` di certo perche? eccelle in tutto quel che fa – almeno agli occhi dell’amico – Alfur deve allenarsi sodo affrontando un’insicurezza e un perfezionismo che lo portano sempre a sopravvalutare gli altri e svalutare se stesso. La situazione precipita quando al suo fratellino di tre anni, Eiki, a cui e` legatissimo, viene diagnosticata una forma di autismo. Alfur non ci crede, si rifiuta di accettarlo, lo tiene nascosto anche a Ragnar, cosi` nessuno trattera` il suo adorato Eiki come un «diverso» e nessuno pensera` che la sua famiglia non sia normale. Ma che cos’e` la normalita`? E cosa la perfezione Quanto hanno a che fare con i falsi modelli e le aspettative che ci propinano o che noi stessi ci creiamo? Sono queste le domande a cui Alfur comincia a dare risposta quando va a cercare sua zia Harpa, ex campionessa islandese di ginnastica candidata a vincere le Olimpiadi anni prima che di colpo, dopo una caduta, e` sparita nel nulla e ha tagliato i ponti con il mondo. La voce fresca, vivace e appassionata di Alfur ci racconta in prima persona la storia del suo apprendistato dalle sfumature e complessita` di cui e` fatta la vita, ai salti mortali che non possono sempre riuscire, neanche ai campioni, e alle risorse e fragilita` che ciascuno possiede, perche? normalita` e perfezione non esistono.